Moderna

• Esposizione: est
• Periodo consigliato:mezze stagioni, pomeriggi estivi
• Tipo di roccia:calcare, tenero
• Protezioni:ottima a spit

La parete si presenta come un lungo muro di calcare stratificato con altezza variabile dai 15 ai 35 metri che inganna per la sua inclinazione, spesso leggermente strapiombante, offrendo una divertente e allenante arrampicata atletica su verticali, tacche, pinzate, svasi e buchi. È richiesta buona tecnica e resistenza di avambracci, ma è ideale anche per chi si vuole allenare ed alzare il proprio livello.

La chiodatura è abbastanza ravvicinata sui tiri più facili e le vie hanno spesso due lunghezze che spezzano le difficoltà. Attualmente ci sono 22 vie dal 6a+ al 7b (alcune ancora da liberare).

L’esposizione est  la rende frequentabile dalla primavera all’autunno (Attenzione ai cartelli informativi relativi al periodo di caccia al cinghiale che va da metà ottobre a metà gennaio).

Con la pioggia molte vie rimangono asciutte, ideale come riparo per i temporali estivi (anche di forte intensità) ma dopo un paio di giorni di pioggia costante diventa impraticabile.

Necessari 16 rinvii ed una corda da almeno 70 m.

Note sulla sicurezza:

La qualità della roccia non è delle più solide (specialmente nella parte bassa delle vie, poi migliora nettamente nella parte alta) ed anche dopo i numerosi disgaggi e la resinatura di alcuni appigli instabili, qualcosa può ancora staccarsi. Inoltre sopra la parete si trova un sentiero frequentato da animali selvatici che potrebbero far cadere qualche sasso instabile. Quindi nonostante l’inclinazione della parete riduca il rischio, resta comunque obbligatorio l’uso del casco (e della testa) per chi fa sicura!

Storia

Nascosta sotto gli occhi di tutti (nonostante sia a pochi passi dalla strada) per anni questa imponente falesia è rimasta immacolata, forse per dei giudizi troppo negativi riguardo la qualità della roccia e per l’importante lavoro di pulizia che avrebbe richiesto (anche se in realtà qualche fix vetusto di un primo tentativo non andato a buon fine era già presente in loco).

Nel 2020 è stata oggetto di riscoperta durante il periodo di pandemia da parte di alcuni arrampicatori locali che, impossibilitati a valicare i limiti territoriali, si sono dovuti ingegnare a modo proprio per poter praticare lo “sport de merde” vicino a casa.

Inizialmente il progetto e le aspettative non erano quelle di creare una falesia di queste dimensioni e con questa frequentazione, ma dopo i primi feedback positivi e probabilmente grazie al rapido accesso oltre che all’esposizione che la rende frequentabile anche nelle giornate estive sia di sole che di pioggia, è diventata meta di molti climbers locali e non.

I lavori sono ancora in corso e per il futuro il progetto è quello di tracciare nuovi itinerari ed espandere la parte alta della falesia.

Relatore: Martino Pilatti

• Coordinate parcheggio: N45°41.609’   E10°23.466’
• Tempo di avvicinamento: 10 minuti

Da Barghe in direzione Vestone sulla SS36, superato il cavalcavia dopo l’ultima galleria si lascia una villetta sulla sinistra. Terminato il rettilineo, subito dopo la curva a destra, imboccare la sterrata sulla sinistra per pochi metri, il parcheggio si trova nella piazzola sulla sinistra. (La svolta dopo la curva cieca è abbastanza pericolosa, si consiglia di percorrere ancora qualche centinaio di metri fino alla rotonda ed effettuare la svolta da senso opposto, nessun rischio per che proviene da Vestone).

Il sentiero si imbocca dal parcheggio e prosegue nel bosco, da qui tenere sempre la sinistra e in 5 minuti si arriva sotto la parete.

N.B. Parcheggiare bene perché i posti macchina sono limitati!